E’così che per il bambino comincia un’avventura straordinaria che assume i connotati di un viaggio vissuto interiormente.
La lettura di una fiaba è un modo attraverso il quale si crea un contatto relazionale, affettivo ed educativo tra adulto e bambino.
Il tono della voce dell’adulto, la sua disponibilità, il suo “essere lì” presente al bambino come un accompagnatore che propone un’esperienza: tutto questo consente al bambino di sperimentare le emozioni all’interno di un contesto protetto, in un’atmosfera di intimità e condivisione.
La fiaba attraverso i suoi personaggi paurosi come la strega, il lupo, l’orco o la matrigna dà vita a situazioni in cui il bambino ha la possibilità di vivere le emozioni della paura e del dolore ad una giusta distanza in quanto rappresentate in un luogo e in un tempo lontani dal suo mondo reale.
Questo è possibile anche grazie ad un processo di identificazione con il protagonista che permette al bambino di vivere tali emozioni in maniera indiretta e quindi più facilmente tollerabile.
Inoltre la fiaba presenta sempre un problema, una situazione tragica o un grave conflitto e indica sempre una soluzione che consente al personaggio principale di uscire da una brutta situazione e migliorare la propria condizione.
Questo proietta il bambino in una dimensione di speranza e fiducia nella vita e gli insegna quanto sia importante impegnarsi per conquistare ciò che desidera. La lettura delle fiabe contribuisce dunque allo sviluppo emotivo, affettivo, sociale e morale del bambino.
Ma non solo.
Ne giova anche lo sviluppo cognitivo: la lettura ad alta voce da parte dell’adulto favorisce nel bambino l’approfondimento della capacità di ascolto, l’arricchimento e il potenziamento delle capacità di linguaggio, sia parlato che compreso, e lo sviluppo di tutte quelle attitudini che sono considerate diretti precursori delle abilità di lettura e scrittura.